Questo toccante libro di Kent Haruf ci offre due letture opposte.
Due settantenni, vedovi e vicini di casa, decidono di cominciare a dormire insieme in modo da sconfiggere la difficoltà emotiva della notte da soli. Arriverà, per un periodo, il nipotino della donna.
Questa frequentazione farà si che il figlio di lei interferisca nella loro relazione.
Non intendo svelare la fine ma il bello di questo romanzo è che ognuno di noi può facilmente proiettare una parte di sè.
Potremo sentirci turbati dall’aspetto della prepotenza, dell’ingiustizia e dell’ invadenza, oppure potremo sentirci addolciti dalla tenerezza della vicenda tra i due anziani, o anche quasi grati alla vita che sempre offre una possibilità.