Nel linguaggio comune si parla spesso di Depressione quando invece si tratta solo di un momento o di un periodo di tristezza o di calo dell’umore che è normale ognuno di noi provi e passi più volte all’interno della sua vita.
La depressione clinica, invece, è definita secondo criteri precisi ed è un vero e proprio stato di disagio che necessita di una cura.
Cerchiamo allora di capire se siamo tristi o se, effettivamente, siamo depressi e, dunque, se è il caso che ci si rivolga a uno specialista.
I sintomi
La depressione clinica si compone di una serie di sintomi cognitivi, emotivi, comportamentali e somatici che perdurano nel tempo (almeno 2 settimane) e che sono definiti nel DSM V.
Si caratterizza da tristezza persistente e da una perdita di interesse nelle attività quotidiane e, spesso, da una vera e propria incapacità a svolgerle. Si possono avere perdita o aumento dell’appetito, disturbi del sonno, ansia, minor capacità di concentrazione, inquietudine, senso di colpa e di disperazione, sensazione di essere inutili, pensieri suicidi o autoaggressivi.
Naturalmente, non deve esserci stato nella precedente immediatezza né un evento (ad esempio un lutto) né l’abuso di sostanze che possano motivare la presenza di tali sintomi.
Cause, comorbilità ed epidemiologia
La depressione è una delle malattie più diffuse. Gli ultimi dati dell’ OMS contano circa 350 milioni di persone depresse nel mondo. Si stima che nel 2020 sarà la seconda malattia più diffusa nel nostro pianeta subito dopo le patologie cardiovascolari.
Le cause della depressione sono di diverso tipo per ogni persona ma si dividono tra predisposizione genetica, fattori socio-ambientali e fattori psicologici.
E’ più frequente nelle donne (più o meno il doppio che nei maschi) mentre è ugualmente ripartita tra i sessi se si parla di bambini.
La Depressione può esordire ad ogni età anche se è maggiormente frequente intorno ai 25 anni.
C’è una comorbilità tra Depressione e altre malattie sia nel senso che la depressione può esserne parzialmente causa in quanto riduce le risposte immunitarie (ad esempio malattie cardiache, diabete, ictus) sia che la Depressione possa essere conseguenza di qualche affezione organica importante.
E’ anche possibile che il Disturbo depressivo porti l’individuo all’abuso di sostanze (alcool, droghe, farmaci) o lo induca a diventare un più forte fumatore..
Nel nostro paese si stima che circa 6 milioni di Italiani abbiano sofferto almeno una volta nella vita di un episodio depressivo e che circa 1,5 milioni ne soffrano attualmente.
La cura
Il trattamento della depressione deve svolgersi attraverso un doppio binario: il trattamento psicoterapeutico per la risoluzione e l’indagine dei motivi dell’insorgenza e, in certi casi, il trattamento farmacologico (antidepressivi a volte in associazione con benzodiazepine nel primo periodo di trattamento, e/o anche con stabilizzatori dell’umore) per smorzare i sintomi.