L’amnesia anterograda è un deficit selettivo della memoria a causa del quale la persona è impossibilitata ad immagazzinare nuove informazioni, mentre che i ricordi precedenti al danno restano intatti.
I motivi di questo disturbo possono essere molti.
Spesso dipende da un danno cerebrale nell’ippocampo e in alcune aree del lobo temporale medio associate allo stesso. I fatti vengono immagazzinati in modo temporaneo proprio nell’ippocampo fino a quando non vengono trasmessi al lobo frontale.
Qualche volta l’amnesia anterograda è legata ad un danno del diencefalo.
Questi danni organici sono, solitamente, l’esito di traumi patiti dal soggetto come ictus, aneurisma, epilessia, encefalite, ipossia o avvelenamento da monossido di carbonio, ma anche avvelenamento da alccol o danni da stupefacenti.
Questo problema si riscontra anche nelle fasi iniziali di alcune malattie neurologiche degenerative come l’Alzheimer.
Ma sono anche gravi traumi psicologici, come quello del protagonista del film “Memento” che possono provocare un’amensia anterograda.
Vermeer, La donna addormentata (immagine)