L’ attacco di panico è uno scarico improvviso di ansia accumulata. Da un punto di vista somatico si può presentare in varie forme, anche multiple:
- sensazione di avvampare
- sensazione di svenire
- sensazione di freddo
- formicolii
- tachicardia e/o palpitazioni
- brividi
- sudorazione
- secchezza delle fauci
- sensazione di oppressione al petto
- impossibilità di muoversi o parlare
Psicologicamente possiamo sperimentare:
- depersonalizzazione
- derealizzazione
- paura di impazzire
- paura di morire
- spaesamento
L’attacco di panico è una sensazione di enorme potenza che si verifica quando la persona è in uno stato (per vari motivi) di forte stress.
Il primo attacco si presenta all’ improvviso, spesso in situazioni tranquille. Raramente viene riconosciuto come tale per cui spesso la persona si presenta al pronto soccorso.
Gli attacchi di panico formano una vera e propria sindrome che, se non approcciata velocemente, tende ad allargarsi a macchia d’olio rendendo, nei casi gravi, la vita della persona estremamente limitata e impedendole una gestione autonoma delle attività quotidiane anche più semplici.
Esiste una possibilità di approccio a tale sindrome di tipo farmacologico attraverso l’uso di una certa classe di antidepressivi associati in fase iniziale a delle benzodiazepine.
L’approccio farmacologico NON E’ MAI RISOLUTIVO.
E’ SEMPRE necessaria una Psicoterapia che renda comprensibile il motivo dell’accumulo di ansia della persona e che la aiuti a risolvere il problema a monte. Diversamente, all’interruzione del farmaco, il problema si ripresenterà.
Particolarmente utile, sempre all’interno di un percorso psicoterapeutico, è l’apprendimento di tecniche specifiche di rilassamento come il TRAINING AUTOGENO.
Questa tecnica di rilassamento, una volta appresa, verrà utilizzata dalla persona per suo conto senza più il riferimento dello psicologo e la aiuterà a tenere l’ansia sotto controllo.
Di attacchi di panico SI PUO’ GUARIRE (e neanche tanto difficilmente) ma è necessario fare le mosse giuste.
Il quadro è, ovviamente, L’URLO (1893) del pittore norvegese Munch qui in una delle sue 4 diverse versioni.