Credo che niente esprima meglio di questa poesia della Szymborska – Il gatto in un appartamento vuoto – la prima fase del LUTTO: la negazione/rifiuto.
Elisabeth Kubler Ross, psichiatra svizzera che ha a lungo lavorato negli USA, standardizza negli ’70 un modello di elaborazione del lutto in 5 fasi:
- Fase di NEGAZIONE o RIFIUTO
- Fase della RABBIA
- Fase della CONTRATTAZIONE o PATTEGGIAMENTO
- Fase della DEPRESSIONE
- Fase dell’ACCETTAZIONE
Il modello è a FASI e non a STADI, il che significa che ogni fase può ripresentarsi più volte e si può andare avanti e indietro tra di esse finché il lutto non è finalmente elaborato.
La Kubler Ross pensò a queste fasi come quelle di cui necessitava una persona a cui veniva diagnosticata una malattia terminale ma si è successivamente capito che sono le stesse che passa chi ha subito un lutto o una perdita.
E’ proprio la scienziata ad essere considerata la madre delle cure palliative, dopo essersi resa conto di qu anta poca umanità e dignità c’era nella morte, soprattutto all’interno degli ospedali.
Fu attraverso le sue lezioni all’Università di Chicago che mise a punto la sua teoria delle 5 fasi del lutto.
Inizialmente La KUbler Ross pensò che queste facessero parte el vissuto i nterno di chi riceve la notizia di essere affetto da una malattia terminale ma, col tempo, si rese conto che riguardano l’esperienza del lutto in quanto tale.
“I morenti sono da sempre maestri di grandi insegnamenti, perché è quando ci si avvicina alla morte che la si vede più chiaramente. Nel condividere con noi queste lezioni, ci insegnano l’immenso valore della vita stessa.”
-Elisabeth Kübler-Ross-