Siamo, in questo momento storico, ancora dentro la pandemia da Coronavirus.
A distanza di un anno dall’ inizio dell’emergenza, l’allarme maggiore è, per molti, non più la malattia ma la possibiità di effetti collaterali gravi del vaccino Astrazeneca.
Per questo motivo ho deciso di condividere con voi il funzionamento della nostra mente rispetto alla percezione del rischio.
Conoscerne il funzionamento ci permette di non esserne schiavi.
Percezione del rischio
E’ un ATTO SOGGETTIVO: è il processo cognitivo attraverso cui si traggono informazioni dal mondo in cui viviamo e le elaboriamo
E’ la CONSAPEVOLEZZA che sta accadendo o potrebbe accadere qualcosa di negativo a causa di fattori esterni a sè ed è influenzata dal contesto personale e sociale.
Ciò significa che cultura, livello sociale, condizioni socio-economiche, livello di istruzione, contesto sociale influenzano la percezione.
Questa, infatti, indipendentemente dai dati di fatto e dai dati scientifici è fortemente condizionata dalla componente emotiva tanto che i fatti sono spesso secondari rispetto alle emozioni
Molto spesso la valutazione personale NON concorda con i fatti scientifici. Anche in questo caso il condizionamento dei bias cognitivi è particolarmente significativo.