La psicoterapia della famiglia è la presa in carico dell’ intero gruppo familiare e non solo del paziente sintomatico o paziente designato.
Vi sono diversi approcci alla terapia della famiglia, quasi tutti derivanti da una chiave di lettura psicoanalitica.
Nella psicoterapia familiare si vanno ad analizzare quali sono le dinamiche disfunzionali all’interno di quel gruppo.
In generale, si cerca di scoprire quali siano i punti di equilibrio e di squilibrio e si cerca di rendere tutti i membri del gruppo consapevoli di quali dinamiche ognuno di loro metta in atto.
Questo tipo di approccio considera la famiglia come un sistema da prendere in carico per intero.
Naturalmente, uno dei primi scogli è quello di far comprendere al gruppo che chi ha bisogno di cura non è la persona sintomatica ma tutti i membri.
E’ frequente che nello studio di terapia si presenti per primo e spontaneamente, il paziente designato essendo lui l’ unico che presenta sintomi e che sperimenta chiaramente una sofferenza.
In altri casi è invece la coppia genitoriale che porta il figlio o i figli dal terapeuta con l’esplicita richiesta di guarirlo/i e scaricando nel setting la grande sofferenza che avere all’interno del proprio nucleo una o più persone così “difficili” produce.
Come nella terapia di coppia, anche in quella familiare uno degli obiettivi è la riattivazione della comunicazione tra i membri, la comprensione dei meccanismi che vengono agiti a livello inconscio e la agevolazione dell’ empatia.
Non è raro, poi, che la famiglia si presenti disfunzionale e che uno o tutti i figli siano sintomatici, perché in realtà è disfunzionale la coppia genitoriale.
Quando parliamo di famiglia non ci riferiamo necessariamente a individui tutti legati da legami di sangue.
E’ frequente che famiglie ricomposte (la coppia adulta reduce da separazione in cui uno o entrambi i partner abbiano uno o più figli; famiglia dove la coppia genitoriale ha figli propri e altri avuti da precedenti matrimoni etc.) passino momenti di crisi e di difficoltà nel momento in cui si trovino a creare un nuovo nucleo o quando, ad esempio, uno dei figli – condivisi o no- lasci la casa andando, così, a modificare l’equilibrio dell’intero gruppo.
E’ possibile anche che ci siano famiglie allargate dove, ad esempio ci siano dei nonni o degli zii che convivono con la coppia con o senza figli.
La terapia familiare è, dunque, diretta a tutte le composizioni familiari che possiamo immaginare all’interno delle quali possa presentarsi un momento di sofferenza di uno o più membri, una crisi o una rottura.