La Psicoterapia Psicoanalitica è una forma di psicoterapia che deriva dalla psicoanalisi, ma fa il focus su specifici problemi portati dal paziente all’atto della domanda.
Le indicazioni sono le stesse della terapia psicoanalitica classica ma permette di fare un numero minore di sedute settimanali (1 massimo 2 volte a settimana contro le 4-5 volte a settimana della psicoanalisi classica) e, come dicevamo più sopra, di partire dalla domanda di aiuto del paziente.
E’ consigliata quando la persona vive un disagio psichico o psicofisico che limita la sua vita affettiva, relazionale o lavorativa. La difficoltà può manifestarsi anche attraverso dei sintomi e dei disturbi evidenti come: attacchi di Panico, fobie, disturbi della sfera sessuale, disturbi della sfera alimentare, dipendenze, stati depressivi etc.
La psicoterapia psicoanalitica ha come obiettivo la risoluzione della sintomatologia analizzando, però, anche il profondo, facendo, dunque, un lavoro molto simile a quello del trattamento psicoanalitico ma con un terapeuta molto più attivo e strutturando il lavoro per focus da cui poi procedere per l’analisi dell’ intera personalità.
Faccio sempre precedere l’inizio di un percorso di psicoterapia psicoanalitica da un paio di incontri nei quali il terapeuta e il paziente concordano gli obiettivi e l’organizzazione del lavoro. Si individuano le strategie terapeutiche e la struttura del percorso (frequenza degli incontri, costo, gestione delle assenze etc) in modo che il paziente abbia a sua disposizione tutti gli elementi necessari a decidere se intraprendere o meno il percorso proposto.
Nella pratica clinica è possibile utilizzare non solo la terapia della parola (come nell’analisi classica) ma anche tecniche di rilassamento psico-fisico (training autogeno, rilassamento di Vogt, visualizzazioni guidate. musicoterapia) e tecniche di indagine psiconalitica del profondo per velocizzare la fuoriscita di contenuti inconsci da trattare poi in seduta (oniroterapia, reve eveillé dirigé, training autogeno superiore, biografia con foto, gioco di ruolo …) . Come nella psicoanalisi classica, si lavora anche sui sogni notturni.
Il setting può prevedere sia le sedute vis-à-vis che l’utilizzo del lettino.