Chiunque abbia sperimentato una relazione amorosa con un narcisista sa, per esperienza, che in realtà col narcisista NON PUO’ esserci alcuna relazione.
Il narcisismo è un importante disturbo di personalità spesso non riconosciuto o sottovalutato in quanto chi ne soffre appare una persona fortemente adattata all’ambiente.
All’interno di una coppia il narcisista è totalmente inconsapevole di essere portatore di una patologia. Per questo motivo qualunque tentativo del partner di far comprendere quanto ella/egli crei sofferenza è impossibile da far passare. Il narcisista ha un’idea del sé grandiosa e un’idea del mondo esterno a sé come un mondo da disprezzare e sottovalutare.
La percezione del narcisista è che questo sia oggettivo e che non dipenda da una sua chiave di lettura distorta.
Queste posizioni psicologiche servono e permettono al narcisista di non fare i conti col suo terrore profondo di essere inadeguato e rifiutato. All’interno della relazione di coppia il narcisista si sottrarrà sempre a qualunque confronto e sarà sempre svalutante verso il partner.
Cosa agisce il partner di un narcisista?
Tendenzialmente i partner di un/una narcisista tendono a confermare la giustizia del comportamento del narcisista stesso.
Toccando con mano l’impossibilità di un vero confronto provano tutte le carte: comportamenti oppositivi o aggressivi tesi a contrastarlo, comportamenti di sottomissione (le richieste del narcisista non hanno mai fine ed è impossibile accontentarlo), comportamenti dialogici.
Se il narcisista è un individuo patologico, lo è, però, anche il suo partner.
Per continuare ad intrattenere una relazione con un narcisista ci si deve incastrare in una sorta di patologia opposta e complementare: il disturbo di personalità dipendente.
Pur di non perdere l’altro (ma questo è espressione della sua stessa patologia) il partner del narcisista le tenterà tutte per cercare di farlo cambiare.
Spesso arrivano nella stanza d’analisi proprio i compagni con la richiesta di ricevere dei consigli per aiutare il narcisista a cambiare.
Quest’ultimo, invece, arriva rarissimamente in terapia e di solito solo quando entra in uno stato depressivo non sentendosi sufficientemente apprezzato e/o ha intrapreso comportamenti di abuso di sostanze (alcool, droghe). La richiesta di aiuto del narcisista ha sempre a che fare con una SUA sofferenza, non riguarda mai gli altri.
Un narcisista non entrerà mai in terapia con l’intenzione di “salvare” o recuperare una relazione ma sempre e solo per risolvere un suo proprio disagio.
Un bel film sul tema è La corrispondenza, di Tornatore
(Il bellissimo dipinto è di Caravaggio).