Il tema di questo bel film è quello della transessualità.
Liberamente ispirato alle vite dei due pittori danesi Gerda e Einar Wegener.
Gerda, pittrice meno famosa del marito, gli chiede un giorno di posare vestito da donna per sostituire una modella che non potrà fare la seduta. Il travestimento sarà ripetuto anche per la festa che la modella stessa aveva organizzato.
Casualmente, dunque, Einar comincia a rendersi conto di riconoscersi nel sesso opposto.
Oggi diremo che ha un’ identità sessuale transgender.
Erano gli anni ’20 del 1900 e questa sensazione veniva percepita come segno di pazzia o di perversione. Finalmente Einar triva un medico che mette a fuoco la situazione e si sottopone ad un intervento di orchiectomia.
L’intervento sembra riuscito ma Lili/Einar non ha pazienza e vuole sottoporsi troppo presto a un intervento di vaginoplastica a seguito del quale morirà.
Un tema complesso, pieno di livelli di lettura e che pone domande morali che ancora oggi alcuni si pongono: la transessualità è una malattia?; è una depravazione?
E la riattribuzione di sesso?
Un film delicato che tratta un tema importante.